Lui è Piagnino, chiamato così perché appena ti vede, ti corre incontro gorgheggiando e borbottando.
E’ il classico gatto da traumi, di quelli che ti camminano in mezzo ai piedi e che ti tagliano la strada, facendoti cadere. O pestandogli le zampe quando va bene. So che sapete a cosa mi riferisco…
E’ uno dei pochi sopravvissuti di una colonia di oltre 20 mici, morti per infezione polmonare. Che non si capisce il motivo per cui i gatti di colonia vengono sterilizzati ma quasi mai vaccinati.
Stava per essere soppresso, troppo grave per cavarsela. Poi, aiutato da una ragazza dal cuore d’oro, ha consumato credo l’ultima vita di scorta e se l’è cavata. Perdendo un occhietto.
Ora vive in campagna insieme ai quattro gatti amici sopravvissuti, accudito da Valeria, ed è un gatto felice.
Si è prestato a farmi da modello, improvvisando anche qualche corsetta nel campo di frumento, dandomi modo di ritrarlo come se fosse un ghepardo in savana