Vi presento Rocco, aka CazzomeneCat.
Due ore di shooting e sempre la stessa espressione. Tre isteriche attorno per tentare di catturare il suo sguardo facendo di ogni, e lui… Cazzomene.
Rocco, guarda il giochino! Cazzomene.
Rocco, ti metteresti in piedi? Cazzomene (e si sdraia).
Rocco, almeno seduto? Cazzomene (e si rimette sdraiato).
Rocco guarda, ci sono i croccantini (gli scuoti la scatola quasi sul muso)… Cazzomene.
Piomba in stanza Carletto, lo yorkshire isterico che vuole giocare e lui… Cazzomene.
La padrona lo prende in braccio per un ritratto assieme e, ancora, Cazzomene ma con variante PongoSaccodiPatate (come lo metti, ci sta).
Laura, che mi assiste, smanetta col pannello riflettente per gestire i riflessi, lui si gira, la guarda, inspira e le sbuffa visibilmente in faccia. Eh oh, Cazzomene.
Mai una volta che si sia degnato di cambiare espressione. Anzi no, mi correggo. A un certo punto mi fissa e fa partire uno sbadiglio leeeeeeeeeeeeeeeeeeento, tanto che la D700 ha fatto a tempo a sparare quasi 2 raffiche (14 scatti) prima che lo finisse. Frustrante. Assai.
Poi sorrido pensando che, ancora una volta, un gatto mi ha dato una lezione di vita.
Credo infatti che adotterò un po’ più spesso la modalità Cazzomene.
Nel tempo, Cazzomene è diventato una star dei social: CazzomeneCat! Qui la sua pagina Facebook.
